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25. In risposta agli scettici dalla
mentalità chiusa
"Non dovremmo procedere nel completo
scetticismo, ma per gradi di probabilità."
Prof. Bertrand Russell
Frequentando la gente, mi sono imbattuto
in gruppi differenti di persone - quelle che accettano prontamente
l'Aldilà come un credo, e quelle che si mostrano scettiche.
Per ventotto anni ho avuto a che fare con i non credenti.
E per un periodo di tempo quasi altrettanto lungo anch'io
sono stato uno scettico dalla mentalità aperta.
Uno scettico dalla mentalità aperta è una
persona che generalmente non accetta la superstizione o
le credenze per spiegare i fenomeni fisici e quelli metafisici.
Ma accetta i risultati che abbiano una base scientifica
o comunque oggettiva. Come chiarirò nel presente capitolo,
molti dei famosi ricercatori del paranormale hanno iniziato
a indagare da scettici dalla mentalità aperta.
Sono famoso per il fatto di ispirare pubblicamente
le mie azioni a una visione scettica della vita, nel senso
che non sono disposto ad accettare "per fede"
ciò che mi viene detto. Io dubito, domando, leggo, ricerco,
indago.
Mi considero uno scettico dalla mentalità
aperta - ma non nell'ambito specifico dell'Aldilà, perché
in questo campo ho condotto indagini scrupolose.
Come molti scienziati - alcuni dei quali
sono reputati dei "giganti" della scienza - che
si sono presi la briga di indagare in maniera sistematica
sull'Aldilà, anch'io sono giunto alla conclusione assodata
che sopravviviamo alla morte fisica.
Le prove che sono riuscito ad ottenere
in prima persona a proposito dell'esistenza dell'Aldilà
sono decisive, assolute, inconfutabili e positivamente risolutive.
Tuttavia, ci sono anche coloro che sono
passati alla storia come scettici dalla mentalità chiusa.
Nell'ambito dei fenomeni metafisici, l'uso moderno del termine
"scettico dalla mentalità chiusa" è riferito a
chi non accetta l'Aldilà o l'esistenza di fenomeni metafisici
perfino in presenza di prove scientifiche.
Gli scettici dalla mentalità chiusa hanno
già preso delle decisioni definitive in ogni ambito esistenziale.
E, siano essi dei ricercatori o degli studiosi, come il
clero al tempo di Galileo, si rifiutano perfino di prendere
in considerazione le informazioni scientifiche che contraddicono
le loro convinzioni personali. Essi hanno ampliato la definizione
di "scettico" portandola da "colui che dubita"
a "colui che si rifiuta di accettare".
E il termine "scettico dalla mentalità
chiusa", nell'accezione di questo libro, fa riferimento
a quest'ultimo gruppo di persone.
Gli scettici dalla mentalità chiusa che
sostengono di avere indagato sui fenomeni paranormali nella
maggioranza dei casi hanno respinto i risultati delle osservazioni
e degli esperimenti metafisici, anche quando tali risultati
erano stati ottenuti in maniera oggettiva. Secondo la loro
logica, se i risultati si dimostrano positivi, lo sperimentatore
deve essere poco qualificato o complice di una frode, perché
l'Aldilà e i fenomeni metafisici non esistono e non possono
esistere. Essi hanno assunto il ruolo di procuratori piuttosto
che quello di investigatori. Alcuni di questi scettici dalla
mentalità chiusa hanno sferrato vili attacchi contro la
vita e la reputazione di uomini e donne di alta levatura
che si sono occupati di scienza metafisica, e per decenni
si sono resi responsabili dell'occultamento delle conoscenze
sull'Aldilà. Molti di essi sono ancora all'opera, accettano
dai materialisti stipendi elevati e finanziamenti per sconfessare
tutto ciò che ha a che fare con l'Aldilà e con i fenomeni
metafisici.
Un commento classico che illustra l'inflessibilità
e la determinazione con cui gli scettici dalla mentalità
chiusa rifiutano ogni nuova informazione non conforme alle
loro convinzioni è stato fatto durante una delle miei riunioni
con gli Umanisti di Sydney, in Australia. Dopo che ebbi
presentato delle prove oggettive sull'esistenza dell'Aldilà,
uno scettico irriducibile dalla mentalità chiusa sbottò:
Non crederei nell'Aldilà nemmeno se
tu fossi in grado di dimostrarlo, Victor!
A causa di omissioni deliberate o inconsapevoli,
gli scettici dalla mentalità chiusa hanno soltanto alcuni
pezzi del puzzle. NON vedono il quadro d'insieme. Tuttavia
alcuni di essi hanno data ampia diffusione alla loro affermazione
aleatoria secondo la quale l'Aldilà non esiste.
Concordo con altri ricercatori empirici
del paranormale nel ritenere che anche se venisse fornita
la perfetta dimostrazione dell'esistenza dell'Aldilà - diciamo,
ad esempio, se uno scettico dalla mentalità chiusa fosse
testimone della materializzazione di un persona cara defunta,
questi si rifiuterebbe di credere che la prova ha a che
fare con l'Aldilà.
Nel corso della storia gli scettici dalla
mentalità chiusa si sono opposti ad ogni invenzione
e ad ogni scoperta, mettendosi in ridicolo:
• Sir William Preece, ex ingegnere capo
dell'Ufficio Postale Britannico, sarà ricordato per avere
fatto, a proposito delle invenzioni di Edison, uno dei
commenti più "insulsi" della storia . Sir William
sostenne che la lampada di Edison (il circuito in parallelo)
era "un'idea completamente strampalata"!
• Alcuni professori, come il Prof. Henry
Morton, che conosceva Edison, affermarono, poco prima
che Edison fornisse la sua dimostrazione della lampada
elettrica: "Per conto della scienza ... gli esperimenti
di Edison sono una ... frode nei confronti del pubblico".
• Lo Scientific American, il New
York Times, il New York Herald, l'esercito
degli Stati Uniti, gli accademici - compreso Simon Newcomb,
Professore di Matematica e Astronomia presso la John
Hopkins University - e molti altri scienziati americani
derisero, misero in ridicolo e denigrarono i fratelli
Wright, sostenendo che era: "scientificamente
impossibile che delle macchine potessero volare"!
• Uno dei più importanti scienziati dell'Accademia
Francese delle Scienze sostenne che l'ipnosi era una frode
e, dopo avere visto un soggetto ipnotizzato al quale era
stato conficcato un ago di dieci centimetri nel braccio,
affermò: "Questo soggetto deve essere stato pagato
per non mostrare che prova dolore".
• Un altro scienziato dell'Accademia
Francese delle Scienze, dopo avere ascoltato un disco
fatto da Edison, affermò: "... è chiaro che deve
trattarsi di un caso di ventriloquismo"!
• John Logie Baird, l'inventore della
televisione, fu attaccato da alcuni scettici dalla mentalità
chiusa che sostenevano che era: "una grossa sciocchezza
che le onde televisive potessero riprodurre un'immagine"!
Ci sono centinaia di esempi di scettici
dalla mentalità chiusa che si sono rifiutati di credere
a quello che non era conforme alle loro convinzioni incontestabili
e ai loro cinque sensi. Gli esempi precedenti sono tratti
da un efficacissimo libro di Richard Milton intitolato FORBIDDEN
SCIENCE - SUPPRESSED RESEARCH THAT COULD CHANGE OUR LIVES
(La Scienza Proibita - La Ricerca Soppressa Che Potrebbe
Cambiarci La Vita) -- vedi la bibliografia.
Ma ciò che occorre ricordare è che le convinzioni
degli scettici dalla mentalità chiusa NON hanno basi scientifiche.
Lo scetticismo dalla mentalità chiusa NON ha la stessa capacità
della scienza di mostrare ciò che è corretto. Al contrario,
esso, come la religione, è una convinzione soggettiva e
al pari di ogni convinzione è soggetta ad errori fondamentali
e alla completa invalidazione.
Così, mentre ci sono stati parecchi esimi
scienziati che, dopo avere indagato sui fenomeni
metafisici, hanno accettato l'esistenza dell'Aldilà, non
c'è MAI stato, e mai ci sarà, nella storia uno scienziato
- un fisico, un biologo, un geologo, un astronomo o chiunque
altro - che sia riuscito a dimostrare che l'Aldilà non
esiste.
Il ricercatore razionale e bene informato
rifiuta la teoria della congiura internazionale - ossia
quella tesi in base alla quale tutti gli scienziati accreditati,
che nei diversi Paesi del mondo si sono impegnati per dimostrare
che esiste l'Aldilà, si sono accordati per farsi beffe del
resto del pianeta.
L'Aldilà è inevitabile e le sue conseguenze
sono enormi.
Ribattere agli scettici in materia di
Metafonia (EVP) e Transcomunicazione Strumentale (ITC)
Che cosa dicono gli scettici incalliti a proposito della
metafonia?
Fra le obiezioni sollevate dagli scettici,
cito quella di un rappresentante dei più irriducibili, il
Prof. Hines, Assistente di Psicologia presso la Pace
University, negli Stati Uniti. Nel suo libro del 1987
intitolato Pseudoscience And The Paranormal - a Critical
Examination of the Evidence (La Pseudoscienza e il paranormale
- un Esame Critico delle Prove), a pagina 76
sono scritte le seguenti parole. Tenete presente che questo
scettico ostinato afferma in modo esplicito che il suo lavoro
dovrebbe essere un "esame critico delle prove".
... se si porta un registratore a nastro
in un cimitero, si possono registrare le voci dei morti.
In che modo? Si inizia a registrare su un nastro vergine
e si mette il volume al livello massimo. Quindi, quando
si riascolta il nastro, se si fa attenzione, si sentiranno
le voci dei morti. Ad essere sinceri, non sono molto chiare,
ma se si ascolta a lungo e con attenzione, si può iniziare
a individuarle ... la registrazione ... ha catturato frammenti
di suoni ambientali e, in particolare, il rumore della
brezza e del vento che passano attraverso il microfono
...
Se ci si aspetta di sentire delle voci,
la percezione costruttiva produrrà delle voci ... gli
Indiani credevano che i morti parlassero quando il vento
sibilava tra gli alberi. Il registratore ha semplicemente
trasferito questa illusione nell'era tecnologica (Hines
1987: 76).
Questo assistente universitario aveva l'opportunità
di esaminare le ricerche classiche condotte da alcuni dei
più importanti studiosi del mondo, ed elaborarne, su basi
scientifiche, una dotta e credibile critica. Ci si sarebbe
attesi che avrebbe vagliato scientificamente le ricerche
del Dott. Raudive in Germania, di Friedrich Jürgenson in
Svezia, di Peter Bander in Inghilterra, di Marcello Bacci
a Grosseto in Italia, del Prof. Walter e di altri come George
Meek negli Stati Uniti, giusto per citarne alcuni.
Gli scienziati e gli altri ricercatori
di fama non si recano "al cimitero". Normalmente
essi svolgono il loro lavoro di ricerca in condizioni scrupolosamente
controllate, in laboratori in cui sono presenti altri osservatori,
tra i quali ci sono anche alcuni scettici, atei, giornalisti,
membri del clero, sensitivi. A volte svolgono la loro attività
presso studi di registrazione professionali, come nel caso
degli esperimenti del Dott. Peter Bander.
Le voci non sono certamente allucinazioni
uditive - sono state sentite all'interno di stanze piene
di gente e da milioni di europei nello stesso momento. Migliaia
di voci sono state identificate, registrate e confermate
da testimoni indipendenti. Molte delle affermazioni in materia
sono state sottoposte a indagini e successivamente confermate.
L'analisi elettronica delle tracce vocali ha verificato
la corrispondenza tra le voci degli interlocutori e quelle
degli stessi mentre erano in vita.
Per quale ragione questo assistente universitario
non ha preso in considerazione nessuna delle prove, iniziando,
per esempio, con Breakthrough, il libro del Dott.
Raudive noto a livello internazionale? Tecnicamente, se
l'assertore presenta le prove dell'esistenza dell'Aldilà,
l'onere di spiegare per quale ragione tecnica queste non
devono essere accettate spetta alla parte che le respinge.
Questo assistente avrebbe dovuto esaminare
alcune delle "voci spiritiche" più chiare tra
le 72.000 registrate dal Dott. Raudive, come, ad esempio,
quella di Margarete Petrautski, la segretaria di Raudive,
che pronunciò "Zenta", il nome della moglie di
quest'ultimo, e si identificò come "Margarete".
E poi proseguì dicendo: "Immagini un po', io esisto
davvero!" - traduzione dal tedesco "Bedenke
ich bin" (Bander 1973: 25).
L'assistente universitario Hines dovrebbe
spiegare:
• per quale ragione le voci apparenti
non erano voci reali,
• se si ammette che erano voci, per quale
ragione non erano quelle dei morti
Avrebbe dovuto prendere un campione della
voce di questa Margarete Petrautski e compararlo con la
sua voce registrata mentre era ancora in vita, proprio come
fecero i ricercatori. Oggi esistono macchinari altamente
sofisticati che sono in grado di misurare con precisione
tutte le variabili vocali, come, ad esempio, la cadenza,
il ritmo, l'accento, l'origine, ecc. Grazie alla loro qualità
eccezionalmente buona, le registrazioni della voce di Margarete
Petrautski sono dei soggetti eccellenti per un esame scientifico.
Nonostante ciò, questo assistente universitario ha scelto
di ignorare il metodo scientifico e si è trincerato nel
suo scetticismo dalla mentalità chiusa.
Se l'assistente universitario si sforzasse
di aderire al metodo scientifico e dimostrasse in qualche
modo di avere tecnicamente ragione, o che le prove fornite
non dovrebbero essere accettate, in quanto il progetto manca
di oggettività, si potrebbe anche discutere con lui a proposito
del progetto e si potrebbero esaminare le voci per appurare
la loro possibile provenienza.
Ma non l'ha fatto. L'Assistente Hines ha
scelto di non prendere in considerazione il
lavoro scientifico classico che è stato e che viene tuttora
svolto sulla metafonia su scala globale, perché egli sa
che l'attività scientifica si basa sulla concretezza e non
può essere contestata. Hines ha fatto leva all'imbroglio
tecnico perché sa che la metafonia ha la capacità di provare
oggettivamente l'esistenza dell'Aldilà.
Anziché intraprendere un'indagine scientifica
per contestare la metafonia, l'Assistente Hines ha subdolamente
inventato qualcosa, ha deliberatamente e intenzionalmente
mentito per cercare di ingannare il lettore elaborando delle
informazioni false che fossero compatibili con la sua faziosità
scettica e non scientifica.
Nel metodo scientifico, come nella logica
formale, se le prove scientifiche prodotte non vengono contestate
formalmente, esse fanno testo fino a prova contraria - sempre
ammesso che questa esista. Questo è un presupposto scientifico
fondamentale.
La mia esperienza con gli scettici dalla
mentalità chiusa mi ha, però, insegnato che alcuni di essi
si rifiutano di sentire ragione. Si rifiutano di sommare
7 e 5 e, di conseguenza, non si sforzano di discutere sul
fatto che il risultato possa essere 12. Inoltre sono convinto
che discutere di qualsiasi cosa con gli scettici dalla mentalità
chiusa sia una perdita di tempo e di energie - visto che
dimostrano di non avere la capacità né di essere imparziali,
né di contestare le prove, né di dare una qualunque sostanza
alle loro affermazioni.
E il fatto che la Metafonia (EVP) e la
Transcomunicazione Strumentale (ITC) non siano ancora state
perfezionate non significa che le prove scientifiche raccolte
fino ad oggi grazie ad esse non esistono!
Per gli agnostici, gli scettici e i non
credenti, le voci catturate su nastro, che forniscono risposte
intelligenti a domande specifiche, sono in termini assoluti
e inequivocabili le voci delle persone che sono "morte"
e si trovano nell'Aldilà.
Senza ombra di dubbio, la comunicazione
con le intelligenze dell'Aldilà è la più grossa scoperta
che sia mai stata fatta. E le conseguenze delle informazioni
che vengono trasmesse sono enormi!
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