Il Libro
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9. Leonore Piper, una potentissima
medium americana
"Non commetterò la stupidità, tanto
in voga, di considerare frode tutto ciò che non sono
in grado di spiegare." C. G. Jung
Una delle medium mentali più spettacolari e di maggior
rilievo che siano mai vissute è stata l'americana
Leonore Piper di Boston. Nessuno, nemmeno i più ostinati
scettici dalla mentalità chiusa presero in considerazione
la frode dopo avere indagato sulla sua medianità.
Entrava in trance, e poi un'intelligenza dall'Aldilà
chiamata Dott. Phinuit prendeva il controllo e iniziava
a fornire una grande quantità di informazioni precise
e di messaggi da parte di coloro che erano trapassati.
Un esempio, tra le diverse migliaia che la Piper fornì
per decenni, in grado di attestare l'incredibile accuratezza
della sua medianità mentale, si verificò nel
1893 in occasione della partecipazione del Reverendo Sutton
e della moglie ad una delle sue sedute. I coniugi Sutton,
secondo la relazione di Richard Hodgson, erano persone molto
intelligenti. Parteciparono a una seduta della Piper per
vedere se potevano contattare la figlioletta morta di recente.
Hodgson mise a disposizione uno stenografo in modo tale
che tutto ciò che veniva affermato dalla Piper in
merito alla figlioletta dei Sutton fosse archiviato per
futura memoria presso la (UK) Society for Psychical Research
(Società inglese per la Ricerca sul Paranormale)
(vedi gli atti della Society for Psychical Research 1898:
284-582).
Leonore Piper fu in grado di stabilire un contatto fra
i coniugi Sutton e la loro amatissima figlioletta nell'Aldilà.
Le informazioni fornite non lasciarono alcun dubbio sul
fatto che la bambina stesse realmente comunicando dall'Aldilà
con i genitori che vivevano ancora sulla terra.
Un esempio delle informazioni specifiche trasmesse
Ecco alcune delle informazioni trasmesse dalla bambina
ai genitori:
Confermò che aveva l'abitudine di mordere i bottoni.
Identificò lo zio Frank e un amico che era morto
di tumore e si rivolse al fratello utilizzando il suo soprannome.
Fece cenno alla sua gola malata e alla lingua paralizzata
e al fatto che la sua testa era diventata calda prima della
morte. Fece cenno alla sua bambola Dinah, a sua sorella
Maggie e al suo cavallino giocattolo. Cantò anche
due canzoni, le stesse canzoni che aveva cantato immediatamente
prima di morire. I coniugi Sutton non ebbero alcun dubbio
di avere contattato la figlioletta e furono particolarmente
contenti quando lei li rassicurò: "Sono felice
... non piangete più per me".
Un'importantissima facoltà della Piper fu quella
di sviluppare la capacità di consentire a due distinte
intelligenze di comunicare contemporaneamente attraverso
di lei. Un investigatore della (UK) Society for Psychical
Research (Società inglese per la Ricerca sul Paranormale),
Richard Hodgson, in una delle sue relazioni alla Società,
sostenne di essere stato testimone del fatto che, mentre
un'intelligenza comunicava attraverso la Piper con uno dei
presenti, la mano di Leonore Piper, che era in stato d'incoscienza,
scriveva a Hodgson stesso un messaggio totalmente differente
su un argomento completamente diverso.
Inizialmente c'era stato parecchio scetticismo e molte
critiche erano state mosse alla medianità della Piper.
Ma, a causa dell'enorme precisione delle informazioni e
dei messaggi dall'Aldilà forniti dalla medium per
parecchi anni, alla fine anche il secondo membro più
scettico della (UK) Society for Psychical Research (Società
inglese per la Ricerca sul Paranormale), Richard Hodgson,
ammise formalmente che la medianità di Leonore Piper
era autentica e riconobbe che le informazioni provenivano
da intelligenze dell'Aldilà.
Hodgson deciso a scoprire frodi
La dirigenza della (UK) Society for Psychical Research
(Società inglese per la Ricerca sul Paranormale)
si attendeva che Richard Hodgson avrebbe screditato la Piper
allo stesso modo in cui aveva provato a screditare altri
medium, comprese Madame Blavatsky ed Eusapia Palladino.
Era stato scelto appositamente dalla Società ed era
stato inviato ad indagare sulla medianità di Leonore
Piper fin dall'inizio. Prima di andare ad indagare sulla
medium egli aveva affermato che avrebbe dimostrato come
lei fosse in grado di utilizzare così abilmente dei
trucchi o, utilizzando le sue parole, come la Piper ottenesse
le informazioni "precedentemente e con mezzi ordinari,
come indagini da parte di complici".
Hodgson era determinato a screditare la Piper. Assunse
degli investigatori privati per seguirla, per riferire chi
incontrava fuori casa, per intercettare la sua posta, per
invitare alle sue sedute partecipanti fasulli sconosciuti
a tutti e fare tutto il possibile per dimostrare che Leonore
Piper non era una medium autentica.
Nonostante l'opposizione, l'ostruzionismo e i controlli,
le informazioni incredibilmente accurate continuarono a
fluire attraverso la Piper. A quel punto Hodgson iniziò
a sostenere che il suo controllo, il Dott. Phinuit, era
una porzione "separata" della mente della Piper!
Affermò che, dal momento che il Dott. Phinuit non
era in grado di identificare chi fosse quando era in vita
sulla terra, egli non poteva essere reale. O che non poteva
esserlo in quanto accettò di avere Scliville come
altro nome. O che, visto che non era in grado di rispondere
a certe domande di carattere filosofico, egli non esisteva
realmente. O che la telepatia spiegava tutto. Lo scopo di
tutte queste argomentazioni era, ovviamente, quello di negare
completamente l'esistenza dell'Aldilà.
Ovviamente, le obiezioni di Hodgson non erano tecnicamente
valide. Gli scrittori in materia di fenomeni metafisici,
anche quelli contemporanei, sono stati fin troppo entusiasti
ad accogliere con favore le affermazioni di Hodgson sui
medium. Ma questi autori ripetutamente:
• hanno omesso di evidenziare che egli non era tecnicamente
qualificato professionalmente per indagare sui fenomeni
metafisici,
• hanno omesso di evidenziare che egli non era tecnicamente
competente,
• hanno omesso di evidenziare che era sottoposto
a forti pressioni da parte della dirigenza della Society
for Psychical Research per screditare i medium,
• hanno omesso di evidenziare che la presunzione
di frode di Hodgson era una variabile deliberatamente incontrollata,
estranea e influente,
• hanno omesso di evidenziare che spettava a Hodgson
l'onere di respingere tecnicamente le prove prodotte dalla
Piper sull'esistenza dell'Aldilà,
• hanno omesso di criticare Hodgson per non avere
utilizzato la scienza per confutare l'esistenza dell'Aldilà,
• hanno omesso di evidenziare che non aveva la sensibilità
né la conoscenza metafisica essenziale per comprovare
la validità e l'affidabilità dei suoi test.
In quanto alle sue obiezioni iniziali, lo stesso Hodgson
omise di dimostare che:
• le sue affermazioni riguardo alla telepatia erano
valide,
• la Piper aveva la capacità di leggere nella
mente della gente,
• la Piper, in stato d'incoscienza, durante le sedute
fosse in grado di leggere la mente,
• la telepatia della Piper si estendeva, mentre
era in stato d'incoscienza, a coloro che si trovavano a
centinaia di chilometri dal luogo della seduta,
• le informazioni precise non provenivano da intelligenze
dell'Aldilà,
• le informazioni venivano trasmesse direttamente
da una porzione separata della mente della medium.
Non c'è modo di sfuggire dalla questione di chi
aveva l'onere della prova. Spettava chiaramente a Hodgson
dimostrare che le sue obiezioni erano valide. Ma egli non
dimostrò nulla. Si limitò a dire parole ad
effetto, "... non sono in grado di provare nulla ...
non sono in grado di dimostrare la frode, non sono in grado
di provare l'imbroglio, non sono in grado di provare la
truffa da parte della Piper, ma ... fidatevi di me ... non
credete a nessun altro tranne che me ... credete solo a
me perché solo io, e nessun altro, conosco la verità
su queste cose..."
Quel tipo di affermazioni personali, intenzionalmente pregiudiziali,
prive di fondamento e dogmatiche non era allora un modo
professionale di presentare obiezioni e non lo è
oggi.
Inoltre, non era legittimo che Hodgson - il quale avrebbe
dovuto saperlo bene, visto che era un avvocato accademicamente
qualificato - sollevasse obiezioni su Phinuit, perché
questi non era in grado di rispondere a domande in materia
filosofica. Questa era un'obiezione tecnica impropria, irrilevante
e illegittima.
La questione di immediato rilievo era se l'informazione
trasmessa fosse o meno precisa e se provenisse o meno da
un'intelligenza dell'Aldilà, non quanta filosofia
conoscesse il controllo della Piper o se il suo nome fosse
Phinuit o qualcun altro.
Sappiamo che in seguito Hodgson dovette rimangiarsi le
sue obiezioni, le sue confutazioni, la sua arroganza e la
sua intransigenza nei confronti dell'accettazione dei fenomeni
metafisici e dovette confessare con riluttanza che la comunicazione
spiritica era l'unica spiegazione delle affermazioni profondamente
accurate che lui e altri avevano ricevuto.
Era davvero assurdo che, dopo avere ricevuto continuamente
informazioni lampanti e profondamente precise su centinaia
di cose diverse, gli investigatori della (UK) Society for
Psychical Research (Società inglese per la Ricerca
sul Paranormale) sostenessero che non era possibile che
un'intelligenza dell'Aldilà guidasse Leonore Piper.
Successe che parecchie persone accettarono le prove dell'esistenza
dell'Aldilà fornite dalla Piper perché ricevettero
informazioni precise, mentre la dirigenza scettica e dalla
mentalità chiusa della (UK) Society for Psychical
Research (Società inglese per la Ricerca sul Paranormale)
le rifiutò. La sua strategia consisteva nello screditare
e distruggere Phinuit, il controllo della Piper, per distruggere
ogni nozione riguardante l'esistenza dell'Aldilà.
La telepatia
Quando gli scettici dalla mentalità chiusa non riuscirono
a gettare discredito su Leonore Piper, la loro nuova strategia
d'attacco si basò sul fatto che la Piper, mentre
si trovava in trance - cioè, mentre era in uno stato
di totale incoscienza - leggeva la mente di coloro che partecipavano
alle sedute e di coloro che si trovavano a centinaia di
chilometri dal luogo in cui si tenevano le sedute!
C'è qualcosa di assolutamente bizzarro nel fatto
che gli scettici della (UK) Society for Psychical Research
(Società inglese per la Ricerca sul Paranormale)
- come l'Hodgson del primo periodo e Frank Podmore - che
non avevano mai accettato la telepatia, affermassero "deve
essere telepatia!", quando le prove sull'esistenza
dell'Aldilà fornite da Leonore Piper erano oggettive,
scientifiche, a prova d'imbroglio e assolute. A maggior
ragione per il fatto che i dirigenti della (UK) Society
for Psychical Research (Società inglese per la Ricerca
sul Paranormale) per più di cento anni e fino ad
oggi hanno negato e continuano a negare che possa esistere
la telepatia o qualunque fenomeno metafisico! Hanno perfino
contestato esperimenti condotti sotto il controllo dei propri
membri in cui la probabilità di un esito casuale
era di 1 su 9.999.999.999.999.999.999.999.999.999.999.999
- vedi gli esperimenti di Creery sulla telepatia dei bambini
(Inglis 1977: 322-324).
Solo a titolo di curiosità, è interessante
notare che, per quanto mi risulta, gli investigatori della
(UK) Society for Psychical Research (Società inglese
per la Ricerca sul Paranormale) non hanno mai messo in discussione
i principi della Psicologia, dichiarati scientificamente
significativi ed economicamente accettabili con un bassissimo
tasso di probabilità, lo 0,05 - ossia una possibilità
su venti che i risultati si siano verificati per caso. Ma
quando si tratta di esperimenti metafisici, come quelli
di Creery sulla telepatia dei bambini, i giudici in materia
di metafisica della (UK) Society for Psychical Research
(Società inglese per la Ricerca sul Paranormale),
mostrando scarsa onestà intellettuale, applicano
un parametro di giudizio incoerente.
I fatti di Leonore Piper non sono in discussione. Diversi
autori riconoscono che il Dott. Phinuit fu il suo primo
controllo. Ma in seguito, uno degli amici di Hodgson, George
Pellew, morì improvvisamente e prese il posto del
Dott. Phinuit, manifestandosi attraverso la Piper mentre
questa era in trance. Hodgson si trovò a quel punto
in una posizione unica per fare al suo amico deceduto molteplici
domande sulla loro relazione. Nel corso degli anni Leonore
Piper - o, più correttamente, George Pellew che parlava
attraverso di lei - rispose correttamente alle sue innumerevoli
domande.
Prove schiaccianti
Per diversi mesi Hodgson introdusse oltre 150 partecipanti
alle sedute della Piper in stato di trance. Di questi, trenta
avevano conosciuto George Pellew quando era vivo - gli altri
non lo avevano mai incontrato. George Pellew fu in grado
di identificare correttamente tutti i partecipanti che aveva
conosciuto. La maggior parte di essi parlò e ricordò
insieme a George Pellew, che parlava attraverso la Piper,
proprio come se egli stesso fosse presente in carne e ossa.
Il suo unico errore fu quello di non riuscire a identificare
una persona che non vedeva da quando questa era una bambina!
Questi incontri furono talmente impressionanti, che Richard
Hodgson scrisse la sua relazione spiegando in dettaglio
per quale ragione si era sbagliato nelle sue relazioni precedenti,
e sostenne di avere inconfutabilmente accettato l'esistenza
dell'Aldilà. Infatti, nella sua relazione Hodgson
affermò di avere comunicato con esseri intelligenti
dell'Aldilà e di non vedere l'ora di andarci personalmente!
Che cosa ammise Hodgson in merito alla medianità
di Leonore Piper?
Lo scetticismo ostinato di Richard Hodgson lo aveva portato
a commettere alcuni degli errori più grossolani nella
storia della metafisica. Tuttavia, grazie a Leonore Piper,
vi pose fine, e verificò l'esistenza dell'Aldilà:
... al momento posso professare di non avere alcun dubbio
sul fatto che i "comunicatori" a cui ho fatto
riferimento nelle pagine precedenti siano in verità
le personalità che sostengono di essere, che siano
sopravvissute al cambiamento che chiamiamo morte, e che
abbiano comunicato direttamente con noi che ci chiamiamo
viventi, attraverso l'organismo in trance della Signora
Piper (Società per la Ricerca sul Paranormale, Atti,
Vol. 13, 1898, H 10).
Ciò fu assolutamente sorprendente. C'era qualcuno,
la cui iniziale immaturità, la cui relativa incompetenza
e la cui mancanza d'esperienza, avevano contribuito a distruggere
la credibilità di due medium internazionalmente note,
su cui egli non aveva avuto il tempo di indagare a fondo.
E quando questo qualcuno indagò su Leonore Piper,
accettò l'esistenza dell'Aldilà perché
le prove profondamente accurate che essa fornì nel
corso degli anni non svanirono. Hodgson venne sconfitto
da una medium mentale e ne era consapevole.
La Piper, la brillante medium americana di talento, vinse
ripetutamente altre battaglie contro scettici dalla mentalità
chiusa, più volte disonesti. La storia registra questa
avvincente vittoria della medianità autentica, in
grado di comunicare con esseri intelligenti dell'Aldilà.
Gli eminenti scienziati, i giganti della scienza - cosa
hanno detto?
Alcuni dei più eminenti scienziati e studiosi, dopo
avere indagato scientificamente sulla medianità di
Leonore Piper, unanimemente hanno concordato, in termini
assoluti e senza riserve, che la Piper aveva provato l'esistenza
dell'Aldilà. Queste citazioni sono tratte dal libro
autorevole del Prof. Richet, vincitore del Premio Nobel,
avente ad oggetto i fenomeni metafisici e intitolato Our
Sixth Sense (Il nostro sesto senso, 1927):
Il Prof. Myers, uno degli scienziati più stimati
al mondo ha sostenuto:
Mi sono stati dati messaggi nei quali erano indicate delle
circostanze di cui era impossibile che la Piper fosse a
conoscenza (Richet 1927: 128).
Sir Oliver Lodge, un altro degli scienziati più
rispettati che il mondo abbia mai conosciuto, affermò:
Mi sono convinto che molte delle informazioni fornite
dalla Piper in stato di trance non sono state acquisite
con comuni mezzi ordinari e precludono l'utilizzo dei normali
canali sensoriali (Richet 1927: 128).
Il Professore statunitense William James, in un primo momento
scettico irriducibile e uno dei giganti intellettuali più
influenti del suo tempo, ha ammesso:
Sono assolutamente certo che la Piper, in stato di trance,
sa cose di cui è impossibile che, in stato di veglia,
possa avere conoscenza (Richet 1927: 128).
Il Professore statunitense Hyslop, uno scettico ostinato
dalla mentalità chiusa che per molti anni ha disseminato
parecchia propaganda contro i fenomeni metafisici, alla
fine si è arreso di fronte all'autenticità
della medianità di Leonore Piper. Egli, come Hodgson,
si è convertito all'accettazione dell'Aldilà.
Un simpatico post-scriptum
Un episodio di grande interesse si verificò subito
dopo l'accettazione dell'Aldilà da parte di Hodgson.
Un giorno, immediatamente dopo avere praticato dello sport,
Hodgson fu colto da morte improvvisa all'età relativamente
giovane di cinquant'anni. Subito dopo, prese il posto di
George Pellew nella qualità di controllo dall'Aldilà
della Piper. Fornì molte informazioni riguardo all'Aldilà,
ma, con stupore, si accorse che alcune persone non accettavano
che egli fosse Hodgson come sosteneva di essere. Il Prof.
James disse, "Sì, forse è Hodgson a trasmettere
queste informazioni, ma non ne sono certo". Ancora
una volta Hodgson mostrò i suoi limiti e la sua mancanza
di talento e, in preda alla frustrazione, fu solo in grado
di ribattere: "Se io non sono Richard Hodgson, allora
Richard Hodgson non è mai vissuto".
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